Pasqua e tradizioni della Val di Fassa - la Pechenèda
Domenica 25 marzo 2018
In Val di Fassa, ogni anno, montagne di uova colorate aspettano i concorrenti della Pechenèda. Una tradizione antica, risalente già al medioevo quindi ben prima delle odierne uova di cioccolato, in cui grandi e piccini si sfidano a "colpi" di uova sode! Ovviamente vince chi ha l'uovo più resistente.
Cul o piz?
Questa è la domanda che ogni concorrente fa al suo avversario per sapere da quale parte dell’uovo cominciare la sfida, dalla punta oppure dal basso. La regola è semplice; uno tiene il proprio uovo fermo e l’avversario lo colpisce con il proprio, prima da un’estremità e poi dall’altra, chi alla fine ha l’uovo intatto vince quello dell’avversario. Se si possiede un uovo particolarmente resistente si possono portare a casa decine di uova per il pranzo pasquale!
Si tratta di una tradizione antica, dove un prodotto facilmente reperibile per i contadini diveniva il protagonista della giornata di Pasqua. In ogni casa c’erano uova sode colorate per intrattenere gli ospiti, i più sfegatati giravano con l’uovo “fortunato” in tasca, sperando di vincere… altri escogitavano trucchi: si racconta di un ragazzo di Campitello che aveva sottratto alla madre l’uovo di legno per il rammendo e l’aveva poi dipinto per riuscire a vincere tutto!
Una bella tradizione che anche qui all'Hotel Alpi e a Campitello viene portata avanti.
Bona Pechenèda a duc!